Ridurre i consumi in bici elettrica non è una vera e propria esigenza prioritaria: i costi di ricarica che devono affrontare gli eco-ciclisti per mantenere la batteria a pieno regime sono marginali e scarsamente impattanti. D’altra parte, ottimizzare i cicli di vita di una batteria per e-bike comporta una serie di effetti positivi tra cui maggior funzionalità e praticità nell’utilizzo del motore elettrico e, di conseguenza, una più sana gestione dell’accumulatore, che a sua volta favorisce un più ampio ciclo di funzionamento del dispositivo.
Ridurre i consumi in bici elettrica: gestire la batteria
Una corretta gestione della batteria della bici elettrica consente di mantenere prestazioni di altissimo livello anche a dispetto dell’inevitabile usura del tempo. Uno degli aspetti principali interessa la custodia dell’accumulatore nei periodi in cui il mezzo non viene utilizzato; in tal caso, è importante che la batteria venga rimossa dal mezzo, non prima di aver effettuato un ciclo di ricarica e scaricato un buon 40% dell’energia. Quindi l’accumulatore va depositato in un posto al riparo da fonti di calore e di umidità. Periodicamente, ogni 20-30 giorni, è opportuno recuperare la batteria, montarla sul mezzo e pedalare per almeno un’ora prima di caricarla nuovamente e custodirla fino al successivo utilizzo.
Scegliere percorsi adatti
A seconda della tipologia di bici elettrica in vostro possesso, il motore elettrico e i suoi componenti offrono prestazioni più o meno soddisfacenti. Una e-bike con motore al mozzo è pensata soprattutto per un uso urbano mentre una batteria centrale offre migliori garanzie su percorsi impegnativi e irregolari, propri del trekking e del cicloturismo. Utilizzare una bici elettrica su percorsi inadatti alle caratteristiche del mezzo significa sottoporre la batteria a un maggior livello di stress che, oltre a causare un più celere consumo della carica residua, può essere una minaccia per l’integrità del dispositivo di accumulo. Per tale ragione è fondamentale fare le giuste valutazioni in fase di acquisto.
Postura e stile di guida
Postura sulla sella, ritmo della pedalata e carico del mezzo sono altri fattori che influenzano la resa della batteria. La postura del ciclista ideale dovrebbe essere compatta, con i gomiti a convergere verso l’interno per favorire un assetto aerodinamico e la colonna vertebrale che si distende in modo lineare, evitando innaturali contrazioni del corpo. Un ritmo regolare nella pedalata, al riparo da strappi improvvisi alternati a decelerate, favorisce un consumo armonico e contenuto della batteria. Ovviamente, mantenere una cadenza lineare risulta particolarmente complicato, soprattutto su circuiti urbani dove semafori, stop e ingorghi impongono una pedalata irregolare in cui scatti, fermate e ripartenze sono inevitabili.
Si consiglia, poi, di non appesantire il mezzo ogni volta che vi sia possibile, non solo per abbattere i consumi e favorire un corretto funzionamento della batteria ma anche per ragioni di sicurezza e di bilanciamento del mezzo.
Controllare la pressione delle gomme
La pressione delle gomme deve sempre essere quella indicata sul libretto d’istruzione. Una pressione troppo bassa impone al ciclista sforzi maggiori per guidare il mezzo e rende la pedalata meno stabile oltre che meno gradevole. Le gomme sgonfie sono una minaccia per l’incolumità dello sportivo (poiché diminuisce il grip dell’asfalto) e causano un maggiore (e inutile) dispendio di energie.