Oltre che a proteggere nel caso di cadute, in mountain bike il casco serve anche a riparare da rami e altre sporgenze, dal sole e da sassi o altri materiali e detriti che potrebbero colpire la testa dopo essere stati sollevati da altri rider.
Innanzitutto per scegliere il modello più adatto è necessario sapere come è fatto un casco da mountain bike: normalmente si tratta di due gusci, uno interno, in polistirolo o altro materiale schiumato che rappresenta la vera e propria protezione ai colpi, e uno esterno in materiale plastico o fibre, come quella di carbonio. Esteriormente non mancano scanalature o comunque prese d’aria per assicurare la ventilazione del capo; normalmente c’è una visiera davanti; non deve mancare il laccetto sotto mento per fissarlo e tenerlo fermo; infine ragionevolmente dovrebbe esserci un sistema di regolazione per adattarsi perfettamente alla circonferenza del capo.
Il casco da Mountain bike è a tutti gli effetti un dispositivo di sicurezza, e come tale sottoposto a omologazione: per cui la prima cosa da controllare, quando si acquista un casco per andare in bici, è la certificazione UNI EN 1078 che distingue i veri caschi da quelli che non sono altro che cappelli in plastica rigida.
Una volta controllata l’omologazione, e prima ancora di guardare l’estetica, è il caso di scegliere la taglia del casco, che talvolta può essere espressa come per l’abbigliamento, dalla XS alla XL, talaltra con l’indicazione dei centimetri della circonferenza del cranio. Normalmente a ogni taglia corrisponde un margine di 2 cm più o meno di circonferenza per cui si passa dalla XS (53 cm o meno) alla XL (60cm e oltre) passando per S (54/55 cm), M (56/57), L (58/59). Le misure sono indicative e ogni marchio fa storia a sé, per cui conviene provare il casco e verificare che ci sia anche un sistema di regolazione per stringere o allargare il dispositivo interno che lo tiene saldo in testa. Idealmente un casco da mountain bike ben allacciato non dovrebbe stringere sotto il mento né sulla testa e contemporaneamente rimanere fermo senza ballare né frontalmente (quindi scivolando avanti e indietro) né lateralmente (scivolando quindi a destra o sinistra).
Verificata l’omologazione, controllata la taglia giusta, non resta che scegliere il modello di casco da mountain bike più adatto al genere di attività che si vuole fare: XC, o Cross Country, All Mountain ed Enduro sono specialità diverse che richiedono tipi diversi di biciclette e parimenti tipi diversi di caschi.
Casco da mountain bike per Cross Country Il Cross Country, è la più popolare tra le discipline mountain bike: Si tratta di spingere forte sui pedali, e quindi il casco da mountain bike XC deve essere prima di tutto leggero, il più possibile aerodinamico tanto che spesso ha una forma simile ai caschi per le bici da strada, può avere la visiera (spesso amovibile) e grandi aperture per far circolare il più possibile l’aria. Siccome i caschi da mountain bike Cross Country sono quelli meno ingombranti risultano anche i migliori per chi usa la mountain bike per qualche giretto su strade bianche e sterrati non tecnici né impegnativi o per un uso semplicemente rilassato.
Casco da mountain bike All Mountain L’All Mountain è la mountain bike per come la si immagina: giri in montagna, sia in salita che in discesa, escursioni sugli sterrati e su strade bianche, senza competizione. Siccome l’All Mountain prevede anche dei passaggi tecnici e delle discese più o meno impegnative, i caschi da mountain bike AM devono proteggere più di quelli da XC: normalmente sono più lunghi dietro sulla nuca, più coprenti sui lati, nella zona occipitale, sicuramente areati per non surriscaldare la testa durante le salite più impegnative, con una bella visiera davanti e, talvolta, anche con la possibilità di avere una mentoniera. I caschi da mountain bike All Mountain possono andare bene anche per alcune discipline gravity come il Freeride o single track .
Casco da mountain bike per Enduro e Downhill La mountain bike Enduro e il Downhill, sono le più adrenaliniche e tecniche tra le specialità della mountain bike. Per questo prevedono l’uso di caschi integrali che apparentemente assomigliano a quelli da moto ma con alcuni accorgimenti come la possibilità di lavarli, data l’abbondante sudorazione, e la possibilità di sfilare l’imbottitura laterale per poterli sfilare senza rischio nel caso di cadute particolarmente violente.
L’Accademia Nazionale di Mountain Bike consiglia www.rudyproject.it