Il Ministero della Sanità ha aggiornato il contenuto della nota circolata in mattinata e ha reso chiara e inequivocabile l’interpretazione: si usa la bici solo in caso di necessità e solo all’interno del proprio comune. Da escludersi è quindi anche qualunque attività di allenamento in strada o fuoristrada.
Aggiornamento 17 Marzo 2020
Dopo una settimana di domande circolate in rete da parte di amatori e semplici cittadini, il Ministero della Salute risponde finalmente in maniera chiara e inequivocabile con una circolare diramata nella giornata di oggi: andare in bicicletta è tecnicamente consentito. ” L’attività sportiva o motoria all’aperto come già previsto dal Decreto del 9 marzo 2020 è consentita” è quanto si legge nella nota ministeriale a cui si aggiunge ” È consentito svolgere attività sportiva o motoria all’aperto anche in bicicletta, purché sia osservata una distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.”
Le condizioni a cui attenersi sono però due:
- non spostarsi in gruppo
- mantenere la distanza di sicurezza minima di 1 metro fra le persone.
Autocertificazione
Al termine della nota si specifica inoltre che per l’attività fisica in bicicletta in caso di eventuali controlli dovrà essere fornita autocertificazione. All’interno della circolare si specifica che “non è giustificato l’utilizzo del mezzo per diletto o per allenamento oltre i confini del proprio territorio di domicilio, abitazione o residenza”.
Come allenarsi in casa ha aiutato a contenere il Coronavirus in Cina:
Solitamente l’idea di rimanere bloccati in casa rimanda a scene di pigrizia, di ore passate stesi sul divano a guardare serie tv e di cibo consumato per scacciare la noia.
Ma a Wuhan è successo lo stesso fenomeno che sta avvenendo da noi: la popolazione ha sentito il bisogno di muovere il corpo. Dato che però le restrizioni in Cina sono state decisamente più draconiane e punitive delle nostre, i cinesi si sono arresi a doversi allenare in casa.
E così, ligi alla tradizione marziale, hanno implementato la propria giornata integrando esercizi di Tai Chi Chuan (un’arte marziale dolce, dove vengono eseguiti movimenti ampi e fluidi), QiGong (una sorta di ginnastica respiratoria).
Inoltre si è assistito a un’impennata delle visualizzazione di video di allenamenti casalinghi sulle piattaforme online disponibili nel paese. Lo riporta uno studio condotto proprio sulla popolazione di Wuhan, dal titolo “Wuhan coronavirus (2019-nCoV): The need to maintain regular physical activity while taking precautions“, nel quale si spiega quando fare attività fisica in casa sia fondamentale per mantenere un’elevata fitness respiratoria e un grado di salute fisica e mentale in grado di migliorare il sistema immunitario e quindi la resistenza all’infezione (o accelerare la guarigione in caso di infezione).
Gli abitanti di Wuhan sono stati in casa, diligentemente, e hanno riscoperto le antiche arti cinesi, da sempre considerate degli elisir di lunga vita.
Gli sportivi italiani
Anche noi italiani e ciclisti, ora che non possiamo allenarci su strada, non dobbiamo dimenticare che il nostro corpo ha bisogno di stimoli multilaterali e che pedalare sui rulli non è l’unica soluzione.
Si può allenare il cuore, fare stretching, allenare la respirazione, lavorare sulla forza a corpo libero e sulla mobilità articolare. Inoltre è fondamentale ricordare che le sessioni sui rulli sono più impegnative di quelle su strada e che fare più di 60 minuti al giorno di rulli ad alta intensità può provocare una riduzione dell’efficienza del sistema immunitario, anziché un suo rafforzamento.
Stiamo in casa ma non stiamo fermi.