di Konrad Iarussi
Mi trovo sul Gargano, in Puglia.
La foresta Umbra è il luogo dove mi alleno da sempre ed è il luogo dove effettuo i miei test, sia su strada (da quando lavoravo per Bianchi) e sia per provare le bici e i componenti delle mountain bike.
In questi giorni ho avuto il piacere di provare la Zeb con steli da 38 mm: ecco la novità di RockShox per rispondere alle esigenze di un Enduro dai tracciati sempre più veloci e tecnici.
RockShox torna a proporre una forcella “maggiorata”.
La mia prova
Questa forcella non presenta solo degli steli dalle dimensioni generose, ma è stata irrobustita anche nella sua struttura generale.
Struttura
Partiamo dalla testa della forcella, realizzata in alluminio con lavorazione a macchina per eliminarne qualsiasi imperfezione e quindi ridurre peso.
Gli steli, che visivamente sono il particolare più “impressionante” e, esternamente è presente una scala graduata per misurare il Sag iniziale.
Foderi
E’ stato eseguito un lavoro di irrigidimento della struttura davvero notevole. Infatti, grazie a questa struttura cosi massiccia è stato possibile avere dei miglioramenti sulla rigidità davvero importanti.
Piuttosto che renderla rigida solo agli impatti frontali, la nuova Rock Shox Zeb è molto più rigida anche lateralmente e torsionalmente.
Dischi da 200
Altro dettaglio degno di nota è l’attacco della pinza del freno, perché ora si possono montare dischi da 200 mm senza bisogno di adattatori. Dietro all’archetto sono presenti tre “forellini” filettati per l’istallazione di un parafango, fornito da RockShox.
Idraulica
La semplicità di regolazione che quest’idraulica offre è il punto di forza, infatti troviamo alte e basse velocità di compressione, nello specifico 5 posizioni per le alte e 19 posizioni per le basse velocità.
Per quanto riguarda il rebound, invece, abbiamo un solo registro con 20 posizioni.
L’olio presente all’interno della cartuccia è denominato Maxima Plush e punta alla massima efficenza per quanto riguarda scorrevolezza e silenziosità d’utilizzo.
Pneumatica
La Zeb ha una camera pneumatica riprogettata, ora è possibile utilizzare delle pressioni inferiori, a tutto vantaggio della sensibilità della forcella stessa.
Sensibilità aumentata anche grazie alla creazione di una camera negativa dalle dimensioni maggiori, dando una sensazione di guida davvero “Plush”. Disponibili come sempre gli spessori per variare la progressività nell’affondamento della forcella.
Ulteriori dettagli
Internamente ai foderi troviamo delle boccole di scorrimento abbastanza alte. Questo serve sempre ad aumentare la rigidità della forcella. L’olio di lubrificazione presente nei foderi è aumentato di quantità arrivando a 20 ml per lato. Per concludere, segnaliamo la presenza di parapolvere SKF, studiati per ridurre l’attrito con gli steli.
Versioni e dettagli
Nel test ho provato la RockShox ZEB Ultimate, ovvero la versione top di gamma. Disponibile per formati ruota 27,5” e 29”. Escursioni che vanno dai 160 mm ai 190 mm. Rake da 38 mm e 44 mm per il formato 27,5” e solo da 44 mm per ruote 29”. Oltre alla versione Ultimate usata nel test, la ZEB si presenta in altre varianti.
Sensazioni di guida
Partiamo dalla salita, anche se non è il suo campo preferito di utilizzo. Il peso importante non si avverte molto in questo frangente.
Piuttosto, ho sentito la forcella più lenta e faticosa da manovrare nei tratti più tortuosi in salita, sensazione legata, secondo me, alla maggiore rigidità laterale. La RockShox ZEB non dispone del lockout.
In discesa, questa forcella ha davvero pochi limiti!
Robusta, rigida e precisa, passare sopra ogni ostacolo diventa davvero facile.
Anche se frontalmente i tecnici RockShox non hanno voluto irrigidirla troppo, nei tratti veloci e dritti la ZEB trasmette quella sicurezza necessaria che invoglia ad aumentare la velocità.
Tanta differenza si avverte in curva, dove sembra di essere su dei binari.
Anche su un terreno secco come quello estivo del Gargano, non ho mai avvertito sostanziali perdite di aderenza dell’anteriore. Si ha la sensazione di avere una forcella abbastanza sensibile e capace di filtrare ogni piccola asperità.
Sensibile, nella parte iniziale dell’affondamento, forse un pò troppo lineare nel fine corsa.
Sulle discese ripide ho avvertito infatti qualche eccessivo affondamento.
Conclusioni
La RockShox ZEB è una forcella perfetta per le esigenze dell’enduro moderno, dove tracciati e livello tecnico richiedono dei mezzi sempre più all’altezza.
Contrariamente a quanto si può immaginare, questa RockShox ZEB è sfruttabile da tutti, perché infonde sicurezza sia al rider esperto che all’utente medio.