Nell’effettuare una ricerca per effettuare una riverniciatura su di un telaio in carbonio si trovano i prezzi più disparati, e ciò ha il solo effetto di generare confusione nell’utente finale.
Utente che spesso confonde verniciature grezze e pesanti, come quelle automobilistiche, con la sottigliezza e la precisione della vernice di una bicicletta da competizione.
In realtà riverniciare un telaio in carbonio è un lavoro lungo ed anche abbastanza delicato, ed il costo della manodopera è spesso direttamente proporzionale alla qualità del lavoro eseguito.
RIVERNICIARE PER CAMBIARE COLORE / GRAFICA
Qui abbiamo una forbice di prezzo molto ampia, ed il motivo è semplicissimo: alcune manovalanze non riportano il carbonio a zero.
Riportare il carbonio a zero significa letteralmente grattare a mano tutta la vecchia vernice con cognizione di causa: l’operaio deve avere una certa esperienza per non andare a rovinare il carbonio stesso.
Per questo stesso motivo l’utilizzo di macchinari è altamente sconsigliato.
Chiaramente chi non effettua questa operazione risparmia un lavoro manuale di ben 4 – 6 ore a telaio.
La differenza di costo rispetto a chi vernicia semplicemente sopra alla vecchia vernice è chiaramente molta, ma molta è anche la differenza di qualità: una vernice sovrapposta all’altra rischia di saltare via con facilità, senza nemmeno necessariamente subire urti.
Parlando di carbonio non possiamo non considerare il fattore peso: su telai di circa 800 grammi la vernice influisce per circa 140 – 180 grammi, quindi per un 17 – 22% .
Non poco. Se sovrapponiamo una vernice sopra l’altra, la percentuale sale vertiginosamente.
IL CONTROLLO DELLA FIBRA
Il controllo delle fibre di carbonio non è solo scontato per la robustezza del telaio, ma anche per la qualità della verniciatura finita.
Eventuali forellini o parti eccessivamente porose andranno ad assorbire in modo diverso la vernice, e quindi creeranno nel migliore dei casi una differenza di tonalità, arrivando nel peggiore dei casi al distaccamento di una parte di vernice dopo magari poche settimane di utilizzo.
L’OMOGENEITA’ DELLA VERNICE
Come già detto precedentemente, non si tratta di una verniciatura di auto, dove il peso non ha importanza e la vernice può abbondare ai fini della robustezza: qui stiamo parlando di strati sottilissimi misurabili in decimi di millimetro, che devono quindi essere stesi nel modo più omogeneo possibile.
Una verniciatura “pesante” è altresì facilmente notabile nell’innesto dei tubi, dove l’abbondanza di materiale rende più arrotondate e quindi meno belle certe intersecazioni.
Una volta controllata la fibra viene applicato un “filler” per riempire eventuali discontinuità del carbonio che non hanno nulla a che vedere con la robustezza strutturale.
Solo a questo punto si inizia a verniciare, e dopo alcuni passaggi in forno – a seconda del numero di colori necessari – viene applicato un trasparente di finitura, che può essere opaco o lucido.
Questa è la procedura più lunga e laboriosa per riverniciare un telaio in carbonio, ma la più efficace.
Parlando di un telaio di alta qualità, come dovrebbe essere il carbonio, sarebbe inutile e controproducente effettuare un altro tipo di lavorazione per risparmiare denaro e degradare il telaio proprio nel punto più visibile: la vernice.
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