Celebrare un campione che ha cominciato a pedalare sulla Mountain Bike e nel Ciclocross ci fa particolarmente piacere.
Noi della Accademia Nazionale di Mountain Bike siamo sempre più convinti, infatti, che la interdiscipinarità sia il futuro del ciclismo.
Il fuoriclasse francese vince a Imola con un allungo magistrale sull’ultima salita, a 11 chilometri dal traguardo. Argento Van Aert, bronzo Hirischi.
Julian Alaphilippe è il nuovo campione del mondo di ciclismo professionisti su strada. Sul durissimo tracciato di Imola ha vinto per distacco battendo il grande favorito belga Van Aert e lo svizzero Hrischi con un allungo a 11 chilometri dalla fine, nel tratto più duro della salita. Decimo e miglior italiano Damiano Caruso.
La prova, sviluppatasi pigramente per oltre 200 chilometri, si è vivacizzata di colpo ai -42 dal traguardo quando lo sloveno Tadej Pogacar, fresco vincitore del Tour de France, si è lanciato in un attacco solitario recuperato dalla testa del gruppo dopo oltre 20 chilometri.
A quel punto si è scatenata la lotta tra le squadre dei big, con Italia e Belgio attivissime. Dopo un paio di attacchi di Nibali, entrato però in riserva a 12,5 km dal traguardo, Alaphilippe è partito all’arrembaggio ai -11, nel punto più duro della salita della Gallisterna.
Straordinaria la sua resistenza agli inseguitori (Roglic, Hirschi, Fuglsang, Kwiatkowski ) che sono arrivati a 9” da lui ma non hanno trovato l’accordo per agganciarlo. E così il moschettiere francese ha riportato il mondiale in Francia 23 anni dopo la casuale vittoria di Laurent Brochard.
Alle sua spalle Van Aert, il più deluso di tutti, Hirschi, Kwiatkowski, Fuglsang, Roglic e Matthews.
Miglior italiano Caruso, decimo, 16° Nibali, 18° Bettiol. Azzurri bravissimi dal punto di vista tattico ma con gambe molto diverse da quelle degli avversari.
Parlando di italiani, però, non possiamo non gioire per la vittoria a cronometro di Filippo Ganna e per il terzo posto nella prova in linea femminile con con Elisa Longo Borghini.
Filippo Ganna nella storia: è il primo trionfo azzurro nella specialità. Il verbanese si aggiudica la prova contro il tempo e la maglia arcobaleno. Al secono posto ancora il belga Van Aert.
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