1. CHE COS’È LA CARNITINA
La carnitina, individuata per la prima volta nel 1905 nell’estratto di carne bovina, è un acido carbossilico la cui formula chimica è C7H15NO3.
Appartiene alla famiglia delle metilammine e la sua struttura ricorda quella di un amminoacido.
Gli acidi grassi si legano alla carnitina e vengono veicolati all’interno dei mitocondri, dove sono trasformati in energia: ciò favorisce il loro consumo ed evita l’accumulo di adipe.
L’acido carbossilico è contenuto in diversi alimenti e tra questi si annoverano la carne, in particolare rossa, i semi di soia, i latticini ed alcune varietà di frutta.
Viene, inoltre, sintetizzato dall’organismo a livello del fegato e dei reni attraverso una reazione chimica che coinvolge, la lisina e la metionina, due amminoacidi e i cofattori vitamina C, vitamina B6, niacina e ferro.
Il fabbisogno quotidiano si aggira intorno ad 80 mg per chilo di peso corporeo: una dietaequilibrata consente, perciò, un introito giornaliero compreso tra 100 e 300 mg.
Chi segue una dieta vegetariana può, invece, assumerlo da carciofi, legumi, banane, asparagi, broccoli, albicocche e carruba.
2. I BUONI MOTIVI PER ASSUMERE LA CARNITINA
La carnitina apporta diversi benefici all’organismo.
– Azione dimagrante: accelera il metabolismo dei grassi e viene, perciò, impiegata in caso di obesità.
– Migliora la salute dell’apparato cardiovascolare: il suo impiego previene diverse malattie di origine cardiaca (aritmie, angina pectoris, infarto ed insufficenza cardiaca) e sostiene il corpo, nella fase di recupero, dopo che è stato colpito da una di queste patologie. Abbassa i livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue, mentre promuove la formazione del colesterolo buono (HDL).
– Effetti positivi sul sistema nervoso: rende le cellule cerebrali più efficienti, viene somministrata a pazienti affetti da disturbi depressivi e pare fornire un valente contributo nel trattamento del Morbo di Alzheimer.
– Azione sui muscoli: limita, durante l’allenamento muscolare, la produzione di acidolattico ed assicura il livello di glicogeno nei muscoli.
Alcuni studi hanno evidenziato come l’assunzione di carnitina, da parte degli atleti, induca un risparmio di glicogeno pari a circa il 50%.
Gli sport che richiedono l’impiego di tale sostanza sono, soprattutto, quelli che necessitano di una maggiore resistenzamuscolare e tra questi vi sono il body building, il ciclismo ed il fitness.
– Regola l’attività della tiroide: viene impiegata nel trattamento delle tireotossicosi iatrogene (patologie tiroidee che comportano una produzione eccessiva di ormoni tiroidei).
La carnitina interdice il trasporto di suddetti ormoni: l’efficacia e l’effetto di tali sostanze, sulle cellule bersagliate, sono perciò contenuti.
3. DEFICIT DI CARNITINA
Scarsi livelli di carnitina possono essere dovuti a malnutrizione, patologie di tipo muscolare e carenza di vitamina C.
Si consiglia, in tali casi, di assumere un integratore che possa sopperire al fabbisogno giornaliero e ripristinare i corretti livelli dell’acido carbossilico nel sangue (54μmol/L).
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