Molti biker sottovalutano l’importanza del posizionamento quando iniziano ad andare in Mountain Bike, pensando che sia una cosa per professionisti o, soprattutto, per chi usa la bici da corsa. Noi dell’Accademia Nazionale di Mountain Bike sappiamo che non è così e per questo abbiamo dato molta importanza a moduli di formazione specifici sulla biomeccanica applicata alla Mountain Bike.
Salite ripide e percorsi tortuosi: la Salute delle articolazioni
Spesso le salite sono più ripide rispetto a quelle che si incontrano in bici da corsa e i percorsi sono più impervi. I movimenti sono ripetuti costantemente e faticosamente durante un’uscita e protratti nel tempo e per questo non entra in gioco solo la prestazione dell’atleta ma, anche, la salute delle articolazioni.
Tutti movimenti ripetuti magari in una posizione non corretta sulla bici, potrebbero con tempo provocare gravi o lievi patologie articolari.
La biomeccanica posturale nella Mountain Bike
La biomeccanica posturale nelle discipline della mountain bike, assume una rilevanza molto specifica, perchè i telai e le geometrie delle Mountain Bike variano in base alla tipologia della bici: si passa da quelle XC con posizione in sella più stesa e angoli di sterzo più chiusi, fino alle mountain bike da Downhill con un’impostazione più dritta e angoli di sterzo più aperti, passando per le intermedie da Trail, All Mountain e Enduro.
Compito del biomeccanico sarà sicuramente quello di capire l’obiettivo del biker: un assetto per fare gare e che esprima il massimo della potenza e aerodinamicità, oppure un assetto che prediliga il comfort di guida. Il nostro corpo si adatta in maniera soggettiva alla bicicletta.
Ogni persona ha la sua flessibilità
Ogni persona ha il proprio grado di flessibilità che dipende da tanti fattori . Il compito del biomeccanico è quello di valutare la cosiddetta finestra biomeccanica che, da un lato tenga conto dei parametri fissi e immodificabili e, dall’altro, tenga conto di tutte le variabili soggettive di ogni singolo biker al fine di stabilire il miglior assetto possibile sulla mountain bike.
I numeri del biomeccanico:
Le rilevazioni che verranno fatte dal biomeccanico in linea generale sono:
• Il calcolo delle misure sul telaio della MTB con tutti gli angoli.
• Il grado di flessione del corpo.
• Gli angoli tra braccia e tronco, tra tronco e gambe, l’angolo del ginocchio, del gomito e del piede.
• La centratura del ginocchio sui pedali.
• La lunghezza delle pedivelle.
• Il posizionamento corretto delle tacchette per le scarpe SPD, infatti ci si potrebbe ritrovare senza volerlo a pedalare bloccati sui pedali con un movimento innaturale, con il ginocchio che punta verso l’esterno oppure all’interno, altro esempio è avere una gamba più corta anche di qualche millimetro che può far sforzare di più un arto rispetto all’altro, il biomeccanico dovrà aggiustare l’arto più corto con uno spessore o soletta per metterlo in asse, solo se questo è prescritto dal medico (ortopedico), altrimenti dovrà rispettare l’autocompensazione del nostro corpo.
• Sulla parte alta si andrà a rilevare la lunghezza del tubo orizzontale e la distanza fra manubrio e sella, in modo da verificare se c’è la necessità di cambiare l’attacco manubrio con uno più lungo o più corto (a meno che non si sia sbagliata completamente la taglia della bici).
• L’altezza del manubrio con spessori o senza spessori.
• La larghezza del manubrio è un altro aspetto sottovalutato, deve essere giusta in base alla lunghezza delle braccia e larghezza delle spalle.
• La sella è uno dei tre punti di contatto del biker con la bicicletta, insieme a manubrio e pedali. Il biomeccanico dovrà individuare l’altezza ideale di pedalata e l’avanzamento o arretramento della sella e misurerà la larghezza delle ossa ischiatiche del biker. Finite le rilevazioni verrà riportata oltre alla larghezza ideale, anche la forma (piatta, tonda o semitonda) e una preferenza per il canale (sella piatta, a medio canale o foro centrale).
Queste informazioni daranno indicazioni al biker sulla sella ideale anche se, poi, sarà sempre la prova su strada a dire quale sia la sella giusta per ogni biker.
E’ fondamentale ricordarsi sempre che il biomeccanico è un esperto, spesso un direttore sportivo, ma non è un medico (ortopedico) e non deve mai sostituirsi ad esso.
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