Cosa portare per essere autosufficienti?
Quando si parla di autosufficienza in avventure in mountain bike che vedono i biker impegnati per più giorni, si parla di autosufficienza parziale perché il mangiare lo si trova per strada senza bisogno di portarsi pentolini e cibo ma solo qualcosa di scorta. Lo stesso vale per il sonno, considerando solo materassino e sacco a pelo per dormire sotto qualche riparo improvvisato.
Ecco la lista completa:
Ricambi: pompa, 2 camere di ricambio, caccia gomme, due bombolette di co2, multitool, pastiglie freni di ricambio, piccola pinza, coltellino svizzero, accendino, piccolo lucchetto per bici, piccoli accessori vari tipo fasciette, falsa maglia ecc, olio lubrificante e straccetto.
Sicurezza: Luci di posizione anteriore e posteriore, luce notturna con batterie stilo aa, batterie di riserva, seconda luce con batteria ricaricabile, borsina con pronto soccorso, copertina dorata termica.
Abbigliamento: un paio di copri scarpe da pioggia, una maglia tecnica maniche lunghe, una giacca antivento e pioggia leggera, una giacca da pioggia se previsto brutto tempo, un paio di pantaloni da pioggia, due paia di guanti, due buff leggeri, occhiali con lenti per giorno e di ricambio bianche per la notte, bretelle catarifrangenti per la notte.
Attrezzatura: un sacco piuma leggero (fino a 10°), un materassino gonfiabile, un asciugamano microfibra, dentifricio e spazzolino da viaggio, fazzolettini umidi, minicrema da sole e burro cacao per labbra. Integratori: Sali minerali per i momenti critici e qualche barretta di riserva per le crisi di fame.
Tecnologia: macchina fotografica compatta e minicavalletto, Gps, telefono e caricatore. Il tutto può essere distribuito in due borse, anteriore da circa 3kg e posteriore da circa 4kg. Niente zaino naturalmente, per poter viaggiare a schiena libera e leggera.
Le borse:
Le borse ottimali per avventure di questo genere sono quelle da bikepacking, ovverosia le borse da montare sul manubrio, sul sottosella e nel triangolo della bici. In questo modo non c’è nessuna sporgenza laterale, ne guadagna l’assetto e l’aerodinamica e anche la schiena ringrazia, sia per il peso e sia perché si suda meno.
Eccezioni:
Se si deve affrontare un percorso molto impegnativo e tecnico con numerosi tratti in cui bisogna mettersi la bici in spalla, anche per parecchie ore, la scelta dello zaino potrebbe essere quasi obbligata, perché mettersi in spalla la bici in versione bikepacking, con un peso totale di circa 20 kg non sarebbe proponibile.