Prima dell’avvento delle gravel il bikepacking si faceva con più o meno qualunque tipo di bici avessimo a disposizione (e anche ora!), semplicemente si montavano le borse e si partiva.
Cos’è cambiato?
Il cicloturismo viene praticato più o meno dalla nascita stessa della bicicletta. Infatti, fin da subito, si sono capite le potenzialità che offriva viaggiare in bicicletta: bassi costi e grande libertà di itinerario; pensate ad esempio ai primi del novecento o al dopoguerra dove le strade non erano tutte asfaltate e la bicicletta permetteva di arrivare in luoghi in cui le costose auto non permettevano di arrivare.
Le borse da cicloturismo sono cambiate nel corso del tempo, e se ad oggi rimane la scelta delle borse laterali e portapacchi, con tutte le loro svariate declinazioni, la possibilità di attaccare direttamente le borse al telaio di qualsiasi bicicletta, e quindi usare le stesse borse su strada o in mountain bike, rende il bikepacking la scelta indubbiamente più versatile. Inoltre le borse da bikepacking inficiano ben poco la qualità di guida della bici e, se caricate con criterio, riescono a rendere comunque godibile una salita alpina o un singletrack.
Sull’onda della versatilità d’uso delle borse da bikepacking è andata ad inserirsi quella che oggi è la categoria di bici considerata più versatile, la bici gravel. I viaggiatori hanno infatti iniziato ad usare questo nuovo tipo di bici, all’inizio in U.S.A., per coprire le lunghe strade di terra e ghiaia (gravel per l’appunto si traduce in italiano in ghiaia) dove una bdc soffre e una mountain bike è troppo, e dopo poco sono arrivate anche da noi.
In Italia hanno da subito preso piede grazie alla presenza di strade secondarie, argini, strade bianche e sterrati facili e anche grazie alla curiosità che ci contraddistingue.
Cos’è la gravel?
La bici gravel possiamo immaginarla come ibridazione tra la bici da strada, quella da ciclocross e la mountain bike, e senza dubbio è riuscita a prendere il meglio da ognuna di queste tipologie di bicicletta. È infatti comoda come una mountain bike, agile come una bici da ciclocross e veloce quasi (con le ruote giuste) quanto una bdc.
È quindi una bici che si presta molto bene a viaggiare in situazioni miste, dove possiamo trovarci ad affrontare lunghi tratti asfaltati intervallati da sterrato semplice o strade bianche.
Ma, come tutte le vie di mezzo, ha i suoi limiti: non è adatta a sterrati un pò più tecnici, sia per il montaggio sia per la difficoltà di guida e scomodità; non è adatta a lunghi giri su asfalto con dislivello “stradale” visto il peso maggiore, la minore reattività e scorrevolezza rispetto ad una bdc.
La gravel è quindi una bici a se stante, una categoria adatta ad un certo tipo di terreno e che, come tutte le altre bici mostra i suoi limiti quando si trova ad affrontare altro. Non è quindi una bici che potete prendere per affrontare qualsiasi viaggio, su qualsiasi terreno come viene venduta da ormai anni.
Bici per il bikepacking… tutte!
La scelta dipende in primo luogo da cosa vi piace fare e da qui potete decidere che bici utilizzare, strada, mountain bike o gravel.
Quindi la gravel non è l’unica scelta, non significa in automatico bikepacking e, a volte, non è nemmeno la scelta adatta.
Si possono fare grandi giri con la bici da strada, anche con le ruote a profilo alto e i copertoncini da 25mm, pensate ad esempio a un weekend alpino tra Stelvio, Gavia, Mortirolo. Oppure si può viaggiare velocemente e coprire grandi distanze in breve tempo, o partecipare ad eventi come la Transibérica o alla Northcape4000. Adesso molte aziende offrono borse pensate proprio per la bici da strada come Miss Grape o come Apidura.
Con la mountain bike si può stare per giorni a fare su e giù per i crinali appenninici, fare singletrack, anche tecnici, e divertirsi davvero senza starsi a tirare il collo con una gravel.
Ma quindi la gravel?
Quindi la gravel è una bici come tutte le altre e si può utilizzare benissimo per fare bikepacking, come abbiamo detto su terreni misti e semplici, ma non è sinonimo di bikepacking e non è l’unica bici adatta a questo tipo d’uso.
Concludendo
Qualunque bici abbiate non importa, non dovete andare per forza a comprare una gravel per poter fare bikepacking, montate le borse e andate dove la natura vi fa essere felici, che sia a due passi da casa o dall’altra parte del mondo, che sia una strada o un argine fluviale o un singletrack, l’importante è viaggiare, non su che cosa si viaggia!
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