Allenarsi sui rulli è una buona soluzione per mantenere la forma a casa propria, sia in caso di maltempo e/o di poche ore di luce, ma anche in altri casi di “emergenza”, proprio come questo.
Il mercato offre una proposta di rulli da allenamento veramente completa, si spazia dai prodotti abbastanza economici (poco più di 100€), fino agli home trainers che superano abbondantemente i 1000€.
La scelta è vasta, i modelli sono tantissimi e spesso diventa difficile orientarsi.
In questo articolo vi spieghiamo in maniera semplice le principali differenze tra le varie tipologie di rulli.
Le caratteristiche da considerare sono tre:
– Sistema di fissaggio della bici
– Tipo di freno utilizzato
– Connettività
1 – IL FISSAGGIO DELLA BICI
– Rulli “Direct Drive” (a trasmissione diretta)
I rulli a trasmissione diretta sono i più “giovani”, infatti la loro comparsa sul mercato è piuttosto recente (6-7 anni)
In questo caso, il rullo si posiziona al posto della ruota posteriore e la catena lavora sul pacco pignoni che si trova sul rullo stesso.
Questi rulli, al momento sono i più performanti, perché sono molto stabili e in grado di simulare wattaggi e pendenze piuttosto elevati.
Inoltre, la sensazione della pedalata è veramente realistica e la tipologia di fissaggio non stressa troppo il telaio della bici.
Ovviamente, questa tecnologia si paga, infatti è difficile trovare modelli con prezzi inferiori ai 500€: questo è l’unico “difetto” di questi prodotti.
Quelli Direct Mount sono i rulli ideali per chi pensa di allenarsi indoor con regolarità o per chi cerca uno strumento che permetta di effettuare dei lavori specifici simili a quelli che si potrebbero svolgere su strada, compresi scatti e lavori ad alta intensità.
– Fissaggio al telaio (Wheel on)
Si tratta della tipologia più “classica” e conosciuta di rulli per bici, fino a qualche anno fa erano senz’altro i più utilizzati.
In questo caso la bici viene ancorata alla struttura del rullo in corrispondenza del carro posteriore, la ruota poggia su un piccolo rullo, che regola la resistenza della pedalata.
La qualità e il “realismo” dipende molto dalla tipologia di freno utilizzata e dalla qualità del prodotto.
In questo caso, infatti, i prezzi vanno dai 100€ fino a oltre 500€, nel caso di rulli smart.
I rulli con fissaggio al telaio hanno diversi limiti: prima di tutto comportano una notevole usura della gomma posteriore, quindi è bene utilizzarli con una gomma ormai vecchia e preferibilmente slick (che è anche più silenziosa) oppure, meglio ancora, con un pneumatico specifico (in commercio ne esistono diversi).
Coi rulli liberi è difficile riuscire a simulare pendenze e wattaggi pari a quelli dei rulli Direct Drive, inoltre la pedalata è meno realistica, soprattutto quando il livello di resistenza è molto alto (in pratica si pedala “a scatti”).
Senza dimenticare lo stress a cui viene sottoposto il telaio, “stretto” tra la struttura del rullo e senza grandi possibilità di oscillazione.
A questo proposito seguite attentamente le istruzioni di fissaggio, per evitare di danneggiarlo.
E soprattutto, controllate bene la compatibilità del rullo prima di acquistarlo, perché lo standard Boost ha cambiato un po’ le carte in tavola negli ultimi anni. Questa regola vale anche per i rulli Direct Drive…
– Rulli liberi
La bici non è fissata al telaio, ma si pedala direttamente sopra dei rulli come se vi trovaste su strada.
Il vantaggio, ovviamente, è che la bici non subisce stress e la pedalata è molto realistica.
Tuttavia, alcuni limiti sono evidenti.
Prima di tutto bisogna saper mantenere la concentrazione e l’equilibrio, fattore non scontato per chi è alle prime armi…
Anche se la forma dei rulli liberi moderni è pensata per facilitare l’utilizzo, ogni minima distrazione può essere molto pericolosa. Insomma, sono piuttosto stressanti.
Inoltre, raggiungere dei livelli di resistenza elevata è più difficile, infatti nella maggior parte dei casi vengono usati in fase di riscaldamento e defaticamento. Essendo leggeri e pieghevoli, infatti, è più facile portarli con sé anche sui campi gara.
C’è da dire che al giorno d’oggi esistono anche dei rulli liberi interattivi, capaci di simulare resistenze piuttosto elevate, anche se la scelta è limitata.
2 – TIPO DI FRENO
– Freno magnetico
E’ il sistema più semplice, nonché uno tra i più diffusi, soprattutto sui rulli meno costosi.
La resistenza è generata da un freno magnetico che può essere regolato manualmente attraverso un cavo con comando remoto, oppure, nei modelli più recenti, anche in modo elettronico.
La potenza frenante dipende molto dalla qualità del rullo, ma in genere quando si raggiungono wattaggi elevati si perde un po’ di fluidità.
– Freno a ventola
E’ un sistema meccanico molto semplice, ma anche poco diffuso a causa dell’elevata rumorosità (il vecchio e famoso Ciclomulino funzionava in questo modo).
In pratica, il volano del rullo è collegato ad una ventola: più questa gira veloce, più l’aria offre resistenza e maggiore è la forza frenante.
In pratica, più si va veloce, maggiore è la resistenza ottenuta.
– Freno idraulico
In questo caso la forza frenante è generata da un volano che ruota in un liquido specifico: più aumenta la velocità, maggiore è la resistenza fornita dal fluido.
Per incrementare la resistenza, a volte viene associato anche ad un freno magnetico.
Questo sistema è silenzioso, non necessita di corrente e fornisce una sensazione di pedalata molto realistica.
– Freno elettro-magnetico
Alla base della resistenza ci sono sempre dei magneti, che però vengono gestiti dalla corrente elettrica generando una campo magnetico che frena il volano.
Questo permette di avere una resistenza più elevata e una maggiore fluidità durante la pedalata.
Per poter funzionare è quasi sempre necessaria una presa di corrente, anche se stanno arrivando sul mercato home trainer in grado di autoalimentarsi.
E’ facile capire, quindi, che parliamo del tipo di freno più evoluto e funzionale in assoluto.
3 – CONNETTIVITA’
Interattivi, smart o senza connessione
L’altra importante distinzione tra le varie famiglie di rulli riguarda la connettività (di solito Ant+, Bluetooth o Wi-fi).
Sul mercato esistono rulli interattivi, smart oppure privi di connessioni e a volte la differenza non è ben chiara.
I rulli interattivi sono quelli in grado di comunicare con App e software dei marchi che li producono, ma anche con i principali software di simulazione dell’allenamento di terze parti.
Nel caso dei rulli interattivi è l’applicazione stessa che regola la resistenza del rullo in base al tipo di allenamento svolto e/o al percorso che si intende simulare.
In pratica, si può scegliere l’allenamento da svolgere senza dover più fare niente, se non pedalare.
Anche i rulli smart sono in grado di comunicare con App e software, ma lo possono fare “a una sola via”.
Per capirci, trasmettono i dati di cadenza, potenza, frequenza cardiaca e altro ancora, ma dovrà essere il ciclista a impostare il livello di resistenza desiderata, poiché le app non sono in grado di farlo.
Per quanto riguarda i rulli più semplici, senza alcuna connessione, ovviamente tutto le regolazioni sono manuali e si avranno altre informazioni sull’allenamento.
QUALI SCEGLIERE?
Per scegliere i rulli da allenamento più adatti alle proprie caratteristiche bisogna tener conto essenzialmente di tre aspetti:
– Il budget a disposizione
– Le ore di utilizzo
– Il tipo di utilizzo
Chi pensa di utilizzare il rullo saltuariamente, quando non si può uscire in bici per molti giorni a causa del maltempo, può scegliere un rullo magnetico o idraulico con fissaggio al telaio, spendendo anche meno di 250€.
Chi invece sarà costretto a pedalare sui rulli costantemente e intende anche svolgere allenamenti di qualità ad alti wattaggi, dovrebbe optare per un rullo Direct Drive.
Se le sedute in programma sono lunghe, anche l’interattività può essere un modo per rendere gli allenamenti meno noiosi e più stimolanti, ma ovviamente dipende anche dal budget a disposizione.
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