Vantaggi e svantaggi delle forcelle a steli rovesciati
Il 95% delle forcelle oggi in commercio sono forcelle tradizionali, ovvero che hanno gli steli in alto ed i foderi in basso.
In una forcella “tradizionale” possiamo individuare i seguenti elementi:
- Il cannotto, un tubo attraverso il quale la forcella si innesta dentro la serie sterzo e quindi al telaio
- La testa (o crociera), che ha il compito di collegare steli e cannotto. E’ un elemento strutturale molto importante.
- Gli steli, che sono dei tubi, oppurtunamente trattati, che scorrono su e giù all’interno dei foderi per permettere alla forcella di muoversi.
- I foderi (o monolite), un elemento a forma di ferro cavallo che ha il compito di collegare la ruota al resto della forcella. Costituisce il “guscio” dentro cui scorrono gli steli. I foderi comprendono anche l’archetto ed il meccanismo di fissaggio ruota.
Le forcelle a steli rovesciati sono invece delle forcelle tradizionali capovolte:
- Foderi e cannotto costituiscono un unico pezzo, gli steli sono invece collegati alla ruota tramite l’asse passante, elemento fondamentale in una forcella di questo tipo. E’ assente l’archetto, elemento che sarebbe impossibile da posizionare in mezzo ai foderi, a causa dello spostamento della ruota verso l’alto. In una forcella tradizionale, la parte che si muove è decisamente più grossa e massiccia rispetto ad una forcella a steli rovesciati e questo come vedremo in seguito è un aspetto estremamente importante.
Masse sospese e masse non sospese
Chi è pratico di sistemi di sospensione avrà sicuramente sentito parlare di masse sospese e di masse non sospese, un argomento estremamente importante quando si parla di efficienza di una sospensione. Con il termine masse non sospese si fa riferimento a tutti quegli elementi che, durante la marcia su un terreno dissestato, seguono il profilo del terreno, ovvero si trovano a valle dell’elemento di sospensione. Si parla di masse sospese invece quando ci si riferisce a tutti gli elementi che si trovano a monte dell’elemento di sospensione e quindi non seguono le asperità e le ondulazioni del terreno, che vengono invece filtrate dal sistema di sospensioni.
Le masse sospese, sono essenzialmente:
- Rider, zaino ed abbigliamento
- Telaio (solo triangolo anteriore)
- Manubrio, sella, guarnitura
- Steli della forcella
Le masse non sospese sono invece:
- Ruote
- Freni, in particolare pinza e dischi
- Carro posteriore, inteso come insieme di tutti i leveraggi
- Foderi forcella
Quando una sospensione lavora, le due masse si comportano in maniera diversa. Le masse non sospese, come detto, seguono tutte le asperità del terreno, muovendosi per decine di migliaia di volte in su ed in giù ogni volta che incontrano un’irregoalrità. Se le masse sospese sono ininfluenti per quanto riguarda il lavoro della sospensione, le masse non sospese non lo sono. Tanto più queste ultime sono elevate, tanto più impigriscono la sospensione. Una sospensione con poca massa non sospesa copia meglio il terreno, ovvero assicura alla ruota un maggiore contatto con il suolo.
Forcelle a steli rovesciati e masse non sospese.
Le forcelle a steli rovesciati nascono proprio con questo obiettivo: ridurre queste fastidiose masse con un design che sposta buona parte del peso nella parte superiore. Se andiamo infatti ad analizzare quali sono le masse non sospese di una forcella, notiamo che la forcella a steli rovesciati ha una massa inferiore. Le masse non sospese di una forcella rovesciata sono gli steli, il perno passante ed i piedini di fissaggio dello stesso. Nella forcella tradizionale troviamo invece i foderi oltre ai piedini ed al perno passante, elementi più massicci e più pesanti.
Rigidità torsionale
Le forcelle a steli rovesciati sono poco rigide torsionalmente per questo la maggior parte dei produttori continua ad usare il design classico. Le forcelle a steli rovesciati che si vedevano fin’ora erano tutte rivolte al gravity, da un punto di vista teorico, però, la scelta di utilizzarla nel cross country sembra azzeccata: Nell’XC non conta e non serve un’eccessiva rigidità torsionale. La disciplina, per quanto ad alti livelli possa prevedere passaggi anche estremamente tecnici, in genere non stressa più di tanto la forcella, così come non è richiesta un’elevata precisione di guida, visto che la bici da XC di per se non è per niente precisa in discesa. La sempre maggiore diffusione delle ruote da 29″ ha comportato un considerevole allungamento dei foderi delle forcelle, soprattutto in XC. L’archetto va a posizionarsi sempre più in alto, il tutto a svantaggio della rigidità. La creazione di una struttura rigida, un solido perno passante possono quindi essere persino vantaggiosi sulle “29”.
Vantaggi e svantaggi pratici degli steli rovesciati
L’utilizzo degli steli capovolti stravolge radicalmente quella che è la concezione tradizionale di forcella da mountain bike. Se da un lato gli steli in basso sono più esposti a sassate e meno protetti dal manubrio in caso di caduta, ci sono però anche degli oggettivi vantaggi nelle forcelle upsidedown: con il raschiapolvere posizionato in alto, lo sporco non si accumula, anzi tende a cadere per gravità. Inoltre lo stelo viene a trovarsi decisamente più lontano dalla gomma, quindi è più difficile che fango, acqua e polvere vi si accumulino trascinati dalla gomma.