I nipple, hanno il compito di trasmettere la forza di trazione dai raggi al cerchio e di permettere di tensionare gli stessi.
In sostanza si tratta di piccoli cilindri con una parte lineare ed una di diametro maggiore semisferica, visti lateralmente sembrano dei piccoli funghetti, il loro interno è cavo ed ha un filetto che permette loro di avvitarsi sui raggi. Una volta avvitati sui raggi la parte di diametro maggiore va in aderenza all’interno del cerchio.
Continuando ad avvitarli si ottiene il risultato che la distanza tra cerchio e mozzo viene ridotta fino al punto di arrivare a generare una tensione sui raggi stessi in quanto vincolati al mozzo ed al cerchio (tramite i nipple appunto).
Più il nipple viene avvitato e più alta è la tensione che sviluppa sul raggio.
Un elemento piccolo ma fondamentale
I nipple sono prodotti in due differenti materiali, alluminio ed ottone.
La differenza di materiale implica una ovvia differenza di peso a parità di forma e dimensione. Su una coppia di ruote con 64 nipple in ottone il peso è di circa 80 g, mentre in alluminio il peso è di circa 25 g.
Se consideriamo che i cerchi hanno un peso di circa 600 g, scegliere l’alluminio al posto dell’ottone ha degli effetti importantissimi ai fini della rotazione della ruota.
Tutto questo ad una differenza di costo del tutto accettabile, spesso vengono acquistati cerchi in carbonio o in alluminio di altissima gamma per incrementare le performance della ruota per poi “cadere” sul discorso dei nipple e vanificare quindi l’investimento.
Differenza di costo, differenza di peso
Ma se vi è questa grande differenza come mai sono ancora prodotti i nipples in ottone?
Principalmente per una questione di costi, su ruote economiche (che sono il principale volume di ruote circolante), il costo di nipple in alluminio inciderebbe troppo sul costo del prodotto.
Un secondo motivo è inerente al trattamento superficiale del nipple in ottone che è nichelato e gli permette una maggiore resistenza agli agenti esterni quali ambiente salino o contatto con liquidi tubeless che potrebbero danneggiarne la struttura.
Ovviamente i nipple non devono essere progettati per essere immersi nel lattice o lavati con acqua di mare, ma in situazioni estreme il trattamento superficiale aiuta a preservare la struttura del componente.
Ultima differenza sono le caratteristiche meccaniche dei due metalli, l’alluminio ha resistenza alla trazione di circa il 20% superiore all’ottone, ma questo poco importa ai fini strutturali di una ruota in quanto i punti di rottura di un cerchio o di una flangia del mozzo sono decisamente inferiori a tale carico di rottura.
In definitiva il consiglio generale è quello di prediligere la scelta di un nipple in alluminio rispetto ad uno in ottone, in quanto migliore in termini prestazionali, salvo casi particolari.
Il connubio nipple/raggi
Abbiamo detto che il nipple è avvitato al raggio e che ne permette la tensionatura, siamo quindi in presenza di una sorta di dado a vite, e l’esperienza comune ci dice che questi due elementi se sollecitati tendono a svitarsi; per evitare che accada solitamente vengono utilizzati frenafiletti.
Quindi anche i raggi e i nipples durante l’uso della ruota tenderanno a svitarsi e quindi a far perdere di tensione la ruota, è facile intuire che le ruote periodicamente devono essere ritensionate onde evitare problemi alla loro struttura.
Un elemento chiave nella prevenzione della perdita di tensione è l’inserimento di un frenafiletti nei nipple, diversi produttori hanno sviluppato diversi sistemi a proposito e sicuramente il consiglio è di optare per un sistema di questo tipo per scongiurare manutenzioni troppo frequenti.
Di nuovo il costo sarà di poco superiore ma i vantaggi ottenuti saranno del tutto ripagati nel tempo.
Ultimo fattore, ma non meno importante, i nipple in alluminio esistono in una svariata scelta di colorazioni che permettono personalizzazioni della ruota in linea con i colori presenti sulla propria bici.
Ci troviamo di fronte ad un piccolo elemento ma con una tecnologia ed uno studio molto complesso.