Quando si tratta di comprare una mountain bike elettrica ci sono da considerare alcuni aspetti ulteriori rispetto alla scelta di una mountain bike tradizionale.
Scegliere il telaio
Come per le mtb tradizionali, anche per le e-MTB la scelta al momento è sostanzialmente tra alluminio e carbonio.
Anzi, il telaio in carbonio per le mountain bike con pedalata assistita è praticamente all’anno zero.
Vantaggi e svantaggi dei telai in alluminio e carbonio per le MTB elettriche sono grosso modo gli stessi di quelli per le bici tradizionali:
Quelle in allumino sono più pesanti, meno nervose alla guida e hanno il vantaggio di poter capire se ci sono danni strutturali in caso di caduta.
I telai in carbonio permettono di risparmiare almeno 1/2kg sul peso complessivo, portandolo spesso sotto i 20kg che è la soglia psicologica di una bici off road a pedalata assistita, sono ovviamente più scattanti ma anche più scorbutici, quindi adatti a chi cerca la prestazione più che un uso travel della e-MTB, e ovviamente, in caso di caduta, è difficile valutare se ci siano danni strutturali nascosti.
Ciò che invece al momento accomuna sia i telai in carbonio che quelli in alluminio e che sicuramente fa la differenza sia dal punto di vista estetico che pratico e funzionale è la tendenza a inserire la batteria all’interno del telaio, in particolare nel tubo obliquo: la e-MTB sembra più una vera MTB tradizionale e anche il bilanciamento dei pesi ne guadagna.
Front o Full?
L’altro aspetto che divide il cielo del mondo MTB è la scelta tra Front, quindi ammortizzata solo sulla forcella anteriore, o Full, quindi con lo Schock posteriore.
Vale anche per la MTB elettrica: se per le MTB tradizionali la scelta del Front è anche dettata dalla riduzione di peso, nelle e-MTB ci si può permettere quel kilo in più dell’ammortizzatore posteriore, che è orizzontale e permette di sfruttare di più la bici anche in montagna, in particolare in discesa.
Insomma, se la e-MTB serve per un uso travel, su strade bianche o su colline con pochi dislivelli, va benissimo anche Front; se invece se ne fa un uso tipo All-Mountain, o la si prende per superare grandi dislivelli e poi dedicarsi al gravity come il Flow e i single trail, le Full assicurano maggior comfort sia in salita che in discesa.
Le ruote
Nelle MTB elettriche il trend in aumento è quello delle 27.5 Plus che assicurano buona dinamicità e ottimo scorrimento, grazie al diametro superiore rispetto alle vecchie 26″, sono comunque scattanti nei cambi di marcia, permettono di tenere alta la velocità media e soprattutto, le Plus, assicurano maggiore stabilità.
I freni
Argomento vicino a quello delle ruote sono i freni: sulle MTB elettriche lo standard sono i freni a disco idraulici, per ovvi motivi di sicurezza.
Il motore
Quando si tratta del motore di una e-MTB si comincia a entrare nelle caratteristiche che fanno davvero la differenza dal punto di vista dell’esperienza d’uso.
Dimensioni, peso e coppia della spinta (newton metro) sono i 3 aspetti principali da valutare nella scelta di una MTB elettrica.
Nella scelta, bisogna tener conto che meno N-m significa erogazione più morbida e meno spunto mentre se si vuole la MTB elettrica muscolare per salire le montagne servono più N-m e magari peso e dimensioni contenute.
Molto importante è il servizio post vendita: Su motori e batterie delle bici a pedalata assistita è difficile pensare di mettere le mani da soli e quindi il servizio post vendita in caso di guasti, malfunzionamenti o problemi di settaggio, è sicuramente un aspetto da valutare.
Trasmissione della e-MTB
Le e-MTB montano anche la trasmissione tradizionale a catena ma, considerata la peculiarità della pedalata assistita che si attiva in funzione della forza impressa sui pedali, la vera differenza la può fare quella a cinghia: la prima è sicuramente più scattante ma è anche più nervosa, la seconda decisamente più fluida, uniforme e senza strappi.
Catena o cinghia devono poi rapportarsi alla corona anteriore (attualmente la tendenza è la monocorona ma probabilmente in futuro si arriverà alle 2 corone) e al pacco pignoni (per lo più a 11 velocità, come standard nelle MTB, anche se qualcuno ha già cominciato a montare quello da 12).
Infine c’è la questione del cambio: non è detto che a una MTB elettrica corrisponda il cambio elettronico anzi,fino a 4mila euro circa è ancora preponderante quello meccanico.
La batteria
Più del motore, la batteria è quanto distingue una MTB elettrica da una tradizionale.
Quando si guarda una batteria di una MTB a pedalata assistita bisogna considerare il peso, la capacità espressa in Watt-ora (300, 400 e 500 Wh) e il numero di cicli di ricarica.
L’autonomia della batteria può dipendere da vari fattori: il peso della persona che monta sulla ebike può influire negativamente sulla durata della batteria, le modalità di utilizzo del motore (Eco, Tour, trail, Sport, Turbo, boost, ecc. ) possono far aumentare o calare di molto i chilometri di autonomia della propria e-bike in quanto possono richiedere più o meno energia al motore e quindi alla batteria. La velocità di ricarica è un aspetto meno importante rispetto al numero di cicli di ricarica dichiarato dal produttore: c’è chi ne dichiara 500, chi 1000, e questo è il numero dopo il quale l’efficienza della batteria può ridursi fino al 20% e comincia a porsi il problema della costosa sostituzione della batteria.
Conclusioni
Concludendo, la scelta finale di una e-MTB, dovrà essere fatta considerando tutti questi fattori ma, soprattutto, tenendo conto dell’uso che ne si vuol fare (turistico o intenso).
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