Da qualche anno il cross country si pratica su piste sempre più tecniche e spettacolari.
Nasce il downcountry
Alcuni atleti corrono con una forcella da 120mm, un valore impensabile per tanti amatori che escono in mountain bike ogni domenica. Le front sono state relegate a mere comparse da argine e, a volte, sostituite dalle gravel.
Quello che si vede nei campi di gara della coppa del mondo pian piano sta pervadendo anche il mercato destinato ai “normali” appassionati, e sempre più aziende offrono un modello più aggressivo del proprio missile da XC gara.
Gli americani lo chiamano downcountry, intendendo con questo mix fra downhill e crosscountry la vocazione discesistica di certe bici, fermo restando le loro ottime prestazioni in salita.
Ci sono marchi che non corrono neanche in coppa del mondo, eppure hanno a catalogo bici XC quasi sconosciute alle nostre latitudini.
La paura del peso
Il dogma è che una bici da XC deve pesare possibilmente sotto i 10kg.
Questa è la realtà dei fatti, se si vuole andare forte in discesa su sentieri tecnici con una 29 (diametro ruota di tutte le bici da XC oggigiorno), ci sarà bisogno di gomme un po’ più robuste e possibilmente di un reggisella telescopico.
Con questo, si salutano i 10 chilogrammi e si vedono gli 11.
Da ex ciclista strada, posso dire che non è il chilogrammo in più ad inficiare le prestazioni in salita, se la geometria è quella giusta.
Evoluzioni
Molto è cambiato negli ultimi anni. Anche le XC stanno diventando lunghe e basse, con angoli sterzo che rendono del tutto ridicoli i 70° a cui ci eravamo abituati fino a qualche tempo fa e con movimenti centrali che finalmente tengono in conto la stabilità in discesa e in curva.
Anche le gomme sono cambiate, in un segmento in cui si correva con le 1.9″ fino a non tanto tempo fa. Ci sono atleti XC che usano cerchi con canale interno da 30mm e gomme da 2.4″ perché, grazie alle pressioni più basse, scorrono meglio sullo sconnesso e offrono più trazione.
Nuovi orizzonti
Per chi compra una bici anche per divertirsi, e non solo per allenarsi, il downcountry apre orizzonti inaspettati: giri con dislivelli mostruosi e con sentieri tecnici in discesa diventano realtà.
Gli itinerari che prima richiedevano odissee di un giorno, diventano fattibili in poche, intense, ore di sano e divertente mountain biking.