Se è vero che la guida sul bagnato è ancora più divertente, è altrettanto vero che bisogna avere una buona tecnica.
Spesso a peggiorare la situazione ci pensa la paura, complice nel rendere la nostra guida “legnosa” e quindi poco fluida.
Analizziamo le 5 situazioni dove spesso cadiamo in trappola.
DOVE STAI GUARDANDO?
Spesso, quando affrontiamo un sentiero completamente “inzuppato”, tendiamo a rivolgere lo sguardo in basso, quasi a voler cercare il giusto appoggio dove poter mettere le ruote.
Niente di più sbagliato!
È vero, vi avranno detto centinaia di volte di tenere alto lo sguardo, ma perché?
Guardare lontano permette di anticipare il nostro sentiero, riconoscendone ostacoli e tratti impervi.
Tanti sono i vantaggi nel guardare oltre, prevedere il tipo di terreno sul quale metteremo le ruote è uno di questi.
Capire se si tratta di terra argillosa o se ad aspettarci c’è una pietraia viscida può fare la differenza.
A migliorare notevolmente non è solo il tempo sul cronometro, ma anche la nostra sicurezza.
Se riconoscere in anticipo la tipologia di sentiero può non essere facile, capire la giusta traiettoria lo è ancora meno.
Se con l’asciutto siamo noi a scegliere la traiettoria ideale, con il bagnato spesso la traiettoria è obbligata dalle condizioni del sentiero.
Capire in che modo l’acqua defluisce sul percorso è fondamentale.
Spesso i punti dove l’acqua scorre sono appoggi sicuri dove poter mettere le gomme.
Infatti essa tende a scivolare verso un punto in cui trova sostegno, allo stesso modo possiamo fare noi con le nostre bici.
DISTRIBUIRE I CARICHI IN MANIERA CORRETTA
Nella guida della nostra bici, asciutto o bagnato che sia, spostiamo di continuo il nostro corpo.
Avanti e indietro, destra e sinistra, sempre pronti a compensare continue perdite di aderenza e non solo.
Ma cosa cambia con il bagnato?
In realtà è sempre necessario compensare con il corpo, ma evitiamo movimenti repentini.
Degli spostamenti bruschi e improvvisi potrebbero, infatti, innescare perdite di aderenza.
È fondamentale anticipare i movimenti in base al tracciato, in maniera tale da evitare sorprese all’ultimo momento.
Evitiamo, infine, di caricare eccessivamente il nostro peso sulla ruota anteriore, potrebbe non reggere il carico e scivolare via.
FRENARE CON INTELLIGENZA
Frenare in condizioni di bagnato richiede esperienza e molta sensibilità.
Lo scarso grip dato da fango, rocce scivolose e radici umide, richiede una frenata più “dolce” e meno irruenta.
La ripartizione della frenata cambia da occasione ad occasione e spiegarla in un articolo è pressoché impossibile.
Tuttavia esiste una linea guida sempre valida.
L’azionamento delle leve dei freni deve avvenire a bici dritta, prima di entrare in curva.
Possiamo agire sia sul freno posteriore che su quello anteriore, modulando, a seconda del terreno, la potenza frenante.
Non appena si entra in curva i freni vanno rilasciati, per piccoli aggiustamenti o per continuare a moderare la velocità dobbiamo utilizzare solo il freno posteriore.
Solo la pratica potrà farvi acquisire la giusta esperienza nel modulare la frenata.
LE GOMME
Esistono in commercio diversi modelli di gomme specifiche per la guida sul bagnato, tutte molto valide.
Ma vale davvero la pena montarle? E se poi il giorno dopo torna il sole?
Queste specifiche gomme vengono utilizzate principalmente nei campi gara, dove anche il dettaglio fa la differenza.
La scelta se montare o meno delle gomme specifiche la lasciamo a voi.
Fondamentale è invece avere delle gomme “fresche”, con il tassello bello spigoloso per intenderci.
SOSPENSIONI, COSA CAMBIA CON IL BAGNATO?
In realtà in pochi cambiano setting tra asciutto e bagnato, ha davvero senso farlo?
La risposta è si, pochi interventi mirati per migliorare la guida sul bagnato.
A meno che voi non siate piloti esperti, regolando di poco pressione/ compressione e ritorno, già potrete trovare ampi benefici.
Sempre in base al percorso e alla sua velocità, valutate se togliere pressione (Psi) per rendere la vostra sospensione maggiormente sensibile.
Quanti Psi togliere? pochi, massimo 5.
Se invece disponete del registro della compressione basterà aprire qualche click per sentire i primi vantaggi.
Il registro del ritorno, spesso ignorato, può essere molto utile in caso di meteo avverso.
Rallentare di 1/2 click la nostra sospensione aiuterà a rendere la nostra bici più composta, magari arriverà qualche colpetto in più sulle mani, ma avrete un mezzo meno nervoso.
CONCLUSIONI
Come avrete capito, sul bagnato, bisogna essere sensibili, guardare tanto avanti e cercare di anticipare movimenti e frenate.
Per migliorare e prendere la giusta confidenza non resta che provare.
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