Oggi più che mai dedicarsi ad attività alternative e legate alle proprie passioni, può essere la scelta vincente.
L’economia subirà un forte scossone e ci saranno mesi (forse anni) di crisi.
Le professioni tradizionali, già congestionate prima del COVID 19, subiranno una forte contrazione e, chi ha talento e spirito di iniziativa troverà il suo spazio.
Inoltre, dopo più di un anno costretti nelle case, ci sarà una forte voglia di libertà: cosa è meglio di una escursione in Mountain Bike?
Liberi tra i boschi, il vento in faccia giù per le discese ripide, è questo che la gente cercherà e, per questo, il ruolo della Guida di Mountain Bike assumerà una valenza, una centralità che, forse, prima non aveva.
L’Italia per conformazione territoriale e per la sua vasta base di strutture turistiche è evidentemente il paese ideale dove sviluppare il cicloturismo off-road. La grande attenzione degli operatori turistici per le escursioni in mountain bike e le nuove liberalizzazioni delle attività professionali nell’ambito turistico offrono grandi opportunità ed interessanti sbocchi occupazionali a chi vuole diventare una Guida di Mountain Bike.
Forma fisica e Capacità organizzative
Volendo offrire alcune indicazioni sul ruolo della Guida, che costituiscono anche la base per lavorare con successo con i propri clienti ed offrire a loro il miglior servizio possibile, è bene dire che per condurre i clienti sul territorio è necessario affiancare ad una buona forma fisica anche una significativa capacità di organizzare, assistere, proporre e motivare.
I clienti, con caratteri e motivazioni diverse, affidano alla Guida non solo il proprio tempo libero ma anche la propria sicurezza ed incolumità. Il “pedalare” è quindi solo uno dei tanti aspetti dell’attività di Guida e certamente non il più importante: buone doti di interrelazione, l’attenzione verso gli altri, per le situazioni e i dettagli organizzativi, la correttezza, la capacità di proporre contenuti interessanti ed attraenti sono elementi fondamentali per la positiva riuscita dell’operato della Guida.
La Guida deve possedere anche una buona capacità di mediazione, indispensabile per stabilire gli equilibri e l’armonia necessari alla riuscita dell’evento che viene gestito. Non ci sono regole scritte o “pacchetti di comportamento” già confezionati: il carattere, costruito sulla sensibilità e sull’esperienza, genereranno l’agire e il positivo esito del lavoro.
Le escursioni collettive
I gruppi di persone che partecipano ad una escursione sono “organizzazioni complesse”, contemporaneamente possono essere membri della stessa famiglia, gruppi di amici, appartenenti a qualche associazione e così via. Si aspettano che la Guida a cui si affideranno per un’escursione o un viaggio sia un individuo attento, corretto, esperto e responsabile.
La figura della Guida e dei suoi collaboratori che entreranno in contatto con i gruppi dovranno stabilire subito una completa sintonia con loro. La Guida deve possedere l’attitudine a pensare in termini di gruppo, osservando continuamente le persone affaticate o in difficoltà, il tempo che cambia, il percorso, l’andatura, anticipando eventuali ostacoli ed imprevisti.
L’organizzazione dell’escursione
La Guida, attraverso un’attenta ricognizione, deve pianificare accuratamente il percorso, i dislivelli i tempi necessari, le difficoltà prevedibili, i punti di sosta, le vie alternative di ritorno, l’equipaggiamento necessario e le attrezzature tecniche necessarie.
La Guida deve:
- definire il numero di collaboratori, in numero proporzionale alla complessità della gita ed al numero dei partecipanti previsti (solitamente 1 Guida ogni 6-8 persone).
- saper controllare gli aspetti logistici: prenotazioni, orari, ecc.
- saper produrre informazioni anche per i partecipanti, con indicazioni sull’equipaggiamento necessario, attrezzatura, difficoltà, tempi, ecc… anche attraverso la fornitura di documentazione tecnica del percorso proposto.
- saper interpretare i bollettini meteo, procurare i numeri di telefono del soccorso locale, le frequenze delle radio locali, effettuare riunioni, soprattutto col gruppo dei collaboratori.
Quando i gruppi sono numerosi possiamo immaginare alcune problematiche organizzative:
- la lunghezza della fila, con evidente difficoltà nel controllo visivo del gruppo nel suo complesso
- la maggiore possibilità di ritardi iniziali
- il maggiore rischio di incidenti
- la probabile presenza di partecipanti poco disponibili a seguire le indicazioni e i consigli impartiti.
Per questo il gruppo delle Guide deve essere affiatato, per poter garantire una organizzazione dei ruoli e compiti sinergici e coordinati.
La conduzione (ruoli, compiti e comportamento)
La Guida responsabile dell’escursione, prevalentemente resta al centro della fila, si riposiziona comunque dove lo ritiene maggiormente utile, facendosi costantemente vedere da tutti i partecipanti della gita, lungo tutta la fila. Inoltre, deve controllare la correttezza dell’andatura, osservando tutti i partecipanti e deve compattare sempre il gruppo. In caso di necessità spezza il gruppo in due tronconi (sempre che il numero di Guide presenti lo consenta), sempre in contatto visivo. La compattezza della colonna è tanto più importante quanto più alte sono le difficoltà del percorso e cattive le condizioni meteo.
La guida si accerta sempre, soprattutto se il gruppo è numeroso, della presenza di tutti i partecipanti, alla partenza, all’arrivo ed ogni volta lo ritenga opportuno.
La Guida che conduce il gruppo
Starà davanti, senza farsi sopravanzare da alcun partecipante, regola l’andatura (con passo regolare e costante, soprattutto nel primo tratto, dove vi è la necessità di un lento riscaldamento…), adattandola al passo dei più deboli e lenti, segue il percorso stabilito, individua i percorsi alternativi di fronte a possibili imprevisti (buon “senso del territorio” e capacità di orientamento).
La Guida che chiude il gruppo
Qualcuno lo definisce un ruolo semplice e noioso. Ma la maggioranza degli intoppi si scarica sulla coda (affaticamenti, i lenti, piccoli infortuni, soste impreviste, ecc…). Materializza con la sua presenza la fine della fila (riferimento visivo importante per le altre Guide). La Guida che chiude il gruppo, trasporta il materiale di primo soccorso e il materiale tecnico e i ricambi.
Compiti degli altri collaboratori
Affiancare apripista e chiudipista. In caso di divisioni in tronconi ovviamente assumono ruoli di conduzione nei tronconi stessi (il Responsabile resta sempre uno, comunque).
Distribuirsi lungo un passaggio impegnativo. Formare un gruppo per gestire eventuali necessità di “avanscoperte” (chiarire dubbi, attrezzare dei passaggi, ecc…).
Forniscono inoltre una “spinta gentile” nei confronti dei più lenti e/o dei meno resistenti alla fatica. Collaborano nelle emergenze.
L’ACCCADEMIA NAZIONALE DI MOUNTAIN BIKE è una associazione professionale che forma guide per la professione sportiva e turistica, in quanto è un’organizzazione di interesse nazionale per lo sviluppo delle professioni, del turismo e dello sport, iscritta al sito web del MISE (Ministero dello Sviluppo Economico) come le organizzazioni guide ambientali e naturalistiche, ed al omonimo organo inglese come: Mountain Bike Academy 1-5 Lillie Road LONDON SW61TX riconosciuto in Europa.
Pertanto la Giuda, mantiene la professione attiva riassociandosi annualmente con Accademia, quale associazione professionale.
Iscriviti ai nostri Corsi Nazionali per Guide di Mountain Bike: fai diventare la tua passione la tua nuova professione!
Ecco i primi appuntamenti per il 2021
– Finale Ligure (SV) 10/13 Giugno 2021
– Manerba del Garda (BS) 27/30 Maggio 2021
– Finale Ligure (SV) 15/18 Luglio 2021
Se desideri altre informazioni puoi inviare una e-mail a adriana.pirovano@scuoladimtb.eu oppure telefonare al numero 02/55211039 o inviare un fax al numero 02/55213793. Naturalmente puoi anche venirci a trovare in Sede dal Lunedì al Venerdì dalle ore 9,00 alle ore 18,00 concordando un incontro.