Abbiamo affrontato il discorso circa la concreta utilità del 10-52 che potrebbe avere senso nell’enduro/all mountain, dove i tratti pedalati sono di trasferimento e quel pignone così grande potrebbe dare una mano in salita, calcolando che si pedala su bici di 14-15 chili.
In ottica escursionistica, in quanto su salite molto ripide il 52 può aiutare e non c’è la preoccupazione della velocità o di “spezzare” il ritmo di pedalata. Allo stesso tempo si sfruttano i benefici del monocorona.
Nelle gare Xc e Marathon, invece, un pignone così grande potrebbe avere meno senso, sia perché la scala nel suo complesso non è proprio regolare sia perché si va ad aumentare il peso della cassetta e con esso l’ingombro della gabbia, che si avvicina sempre di più al terreno ed è più soggetta ad impatti o contatti con foglie, rami e così via.
Quello che potrebbe lasciare perplessi è il salto di ben 10 denti tra il primo e il secondo pignone (da 42 a 52) e, siccome già sul 10-50, il salto di 8 denti a volte da qualche problemino di imprecisione, è normale avere qualche perplessità perché Sram non ha pensato ad un secondo pignone leggermente più grande, offrendo una possibilità in più, con una scala regolare, ideale anche per gli agonisti.
Il 52 può funzionare come “rapporto d’emergenza”, da inserire solo quando si è realmente al limite.
Il rischio è di pedalare troppo duri con il 42 e “frullare” troppo agili con il 52.
Oltre il 52
E’ difficile immaginare delle cassette più grandi, sia perché l’ingombro e il peso sarebbero ancora maggiori, sia perché si porterebbero ancora più al limite i cuscinetti di mozzi e corpetti.
52 denti sono già tanti e chi avverte la necessità di pignoni ancora più grandi, pensasse ad una corona anteriore più piccola, oppure alla doppia (perché no?).
13 velocità
Si parlava di un gruppo Shimano a 13 velocità, voci poi smentite dalla presentazione dell’XTR a 12, quindi nulla da fare. Almeno per ora. L’aggiunta di un pignone, potrebbe risolvere dei problemi, ma crearne altri.
Un pignone in più potrebbe rendere la scala dei rapporti più regolare, ma se lo spazio sul corpetto restasse identico, per far entrare 13 pignoni si dovrebbe raschiare materiale su ognuno di esso e di conseguenza anche sulla catena.
Lo sviluppo metrico
Lo stesso sviluppo metrico si può raggiungere con corone/pignoni più piccoli e con corone/pignoni più grandi. Per esempio: un 32×46 sviluppa quasi la stessa distanza (1,61 metri) di un 36×52 (1,60 metri).
La differenza, oltre che sulle combinazioni con gli altri rapporti del pacco pignoni, sta nell’ingombro, nel peso e nel lavoro meccanico della corona sulla trasmissione.
Questo implica dei vantaggi e degli svantaggi, in entrambi i casi.
Corone e pignoni piccoli offrono un ingombro (e un peso) minore, fattore importante soprattutto sui telai moderni che hanno una scatola del movimento centrale sempre più bassa. Una corona più piccola crea più luce tra terreno e telaio, una cassetta con meno denti permette di utilizzare un cambio a gabbia più corta, due dettagli che facilitano il superamento degli ostacoli ed evitano impatti.
Meccanicamente, però, il lavoro della catena su corone e pignoni di piccole dimensioni non è ottimale, di conseguenza c’è più attrito, meno scorrevolezza e consumi maggiori.
Per contro, se il lavoro meccanico di corone e pignoni grandi è migliore, spesso si ha un peso più elevato ed un ingombro maggiore, fattore importante proprio nel fuoristrada.
In medio stat virtus: ognuno dovrebbe ricercare il giusto compromesso tra un buon lavoro meccanico e un ingombro giusto per le proprie necessità.
Su strada
Su strada è molto più semplice trovare la giusta combinazione per i propri gusti, complice anche la doppia, che in Mtb è stata ormai accantonata da anni in favore del monocorona, che sebbene sia molto più pratico, leggero e funzionale, a volte ha dimostrato dei limiti.
Insomma, la storia dei rapporti da Mtb non è proprio semplicissima, ma ci sono buone speranze che prima o poi raggiungeremo la quadratura del cerchio e ogni biker riuscirà a trovare la giusta combinazione per le proprie necessità accettando meno compromessi possibili