Corte vs Standard
Anno dopo anno le selle corte hanno iniziato a prendere piede, a farsi notare: in particolare per quanto riguarda i primi montaggi delle bici con forte indirizzo aero.
Dal design differente rispetto a come siamo abituati, sono in realtà un accessorio molto efficacie, rivolto all’agonista, non solo al corridore veloce ed al cronoman. Larghezza a parte, il valore medio delle selle standard varia tra i 275 e 280 mm di lunghezza, mentre quello delle selle con il becco accorciato varia tra i 245 e 255 mm.
Ogni marchio ha delle caratteristiche proprie e ci possono essere differenze di qualche millimetro (valori medi).
La larghezza, uno dei valori più importanti della sella
Come succede per le selle “normali”, anche per quanto concerne le selle corte è necessario identificare il punto anatomico del prodotto per posizionare in modo corretto la sella sul seat-post.
E’ sempre necessario, se non obbligatorio, avere un riferimento preciso fornito da una buona valutazione biomeccanica, non solo ad inizio stagione ma anche durante il periodo agonistico.
Il punto anatomico
E’ la porzione della sella in cui quest’ultima si allarga ad 7,2 centimetri, partendo dal naso e scorrendo verso il retro, a prescindere dalla lunghezza e larghezza.
È altresì necessario non farsi influenzare dall’impatto visivo.
A parità di posizionamento, una sella corta rimarrà scarrellata in modo maggiore verso il retrotreno.
Un impatto importante per quanto concerne l’estetica di tutta la bici, non sempre gradito, in particolar modo se si pensa al posizionamento (avanzatissimo) delle selle standard dei pro.
La pedalata
Quando si pedala a lungo non cambia molto e le caratteristiche tecniche della sella sono di primaria importanza: come per le selle standard è necessario trovare il prodotto che più si adatta ai propri gusti ed è necessario darsi un periodo di adattamento.
La sella corta invita a pedalare seduti più a lungo, non crea fastidi sulla parte anteriore, limita e di molto le pressioni sulla zona perianale e permette di sfruttare a pieno l’appoggio delle ossa ischiatiche, lasciando in un certo senso libere le parti molli di una zona decisamente delicata. Questa categoria di prodotti, permette di sfruttare a pieno la pedalata profonda limitano gli spostamenti in sella, avanti e indietro, il tutto a vantaggio di un notevole equilibrio nel breve, medio e lungo termine.
Ci si piega verso la parte frontale con maggiore facilità.
Ovviamente, è fondamentale posizionare la sella nel modo corretto e con gli stessi valori di altezza, arretramento e inclinazione della sella “tradizionale”.
Nuova Frontiera
Le selle corte sono la nuova frontiera e siamo solo agli inizi, devono essere capite, interpretate, utilizzate nel modo corretto. Chi utilizza una volta questa tipologie di selle ed esprime un giudizio negativo, oppure troppo positivo, non ha capito quasi nulla, oppure è troppo influenzato dall’impatto estetico.
Le selle corte ad oggi sono adatte a bici dalle geometrie e forme classiche, tanto quanto alle bici aerodinamiche, sono “strumenti” rivolti ad un pubblico tecnico, che mette la prestazione davanti a tutto.
L’importante sarà provarle e nessuno ci vieterà di tornare a sedere sulla sella “normale”.
Sella corta e Mountain Bike
Le selle corte prendono piede anche sulle ruote grasse perché danno davvero un miglior appoggio e quindi anche una miglior spinta sul pedale . Per il maggior confort, soprattutto sulle lunghe distanze, ovviamente non ci sono dubbi.